Nel mercato del forex non esiste una borsa di riferimento
Le valute vengono scambiate tramite un network globale di banche, dealer e broker
I prezzi del forex sono quotati in coppie di valute. In pratica, si compra una valuta e nello stesso identico momento se ne vende un’altra o viceversa.
Quando si opera sul forex, vengono mostrate due quotazioni: il prezzo d’acquisto e il prezzo di vendita. La differenza tra questi due prezzi è detta ‘spread’.
Nel forex i prezzi sono influenzati da diversi fattori, tra cui: tassi d’interesse, inflazione, politiche economiche, dati sul mondo del lavoro e la bilancia commerciale.
La terminologia utilizzata nel forex inizia già dalla denominazione delle coppie di valute. Le valute, infatti, sono rappresentate da un codice a tre lettere: USD rappresenta il dollaro statunitense, EUR l’euro, JPY lo yen e così via…
Valuta certa/incerta
La valuta sulla sinistra è definita ‘valuta certa’ (in inglese ‘base currency’), quella sulla destra, invece, ‘valuta incerta’ (o ‘quote currency’).
Major/Minor
Le coppie valutarie più importanti sono conosciute come ‘major’, quelle scambiate meno frequentemente sono chiamate, invece, ‘minor’. Tra queste troviamo valute come il dollaro canadese e il rand sudafricano.
Cable
‘Cable’ è il termine che rappresenta il cambio tra sterlina e dollaro statunitense. Il nome deriva dal cavo sottomarino transatlantico tra Gran Bretagna e Stati Uniti.
Loonie e altre valute
Il ‘loonie’ rappresenta il dollaro canadese. Il nome deriva dalla figura sulla moneta di un dollaro canadese che rappresenta un ‘loon’, ovvero un uccello acquatico. Ma ci sono altri termini come ‘aussie’ per il dollaro australiano, ‘kiwi’ per il dollaro neozelandese e ‘biglietto verde’ per il dollaro statunitense.
Pip
Anche i movimenti delle quotazioni nel forex hanno termini specifici. I movimenti di una valuta sono misurati in ‘pip’. Per la maggior parte delle major, un pip si riferisce generalmente alla quarta cifra a destra del punto decimale.
Frazione di pip
Ogni decimale mostrato nel prezzo oltre al pip viene chiamato ‘frazione di pip’.
Ogni decimale mostrato nel prezzo oltre al pip viene chiamato ‘frazione di pip’.
Lotti
Nel mercato del forex, si opera in quantità standardizzate chiamate ‘lotti’. Un lotto standardizzato è pari a 100 mila unità della valuta base. Nel caso dell’eurodollaro il lotto sarà pari a 100 mila euro.
Nel mercato del forex, si opera in quantità standardizzate chiamate ‘lotti’. Un lotto standardizzato è pari a 100 mila unità della valuta base. Nel caso dell’eurodollaro il lotto sarà pari a 100 mila euro.
Non tutti i trader hanno la possibilità di aver accesso a un ammontare così imponente di denaro, così molti broker ti permettono di fare trading utilizzando la leva, ovvero dando la possibilità di aprire una posizione dal controvalore molto elevato con un deposito relativamente piccolo, denominato ‘margine’. I tuoi guadagni o le tue perdite saranno basate sull’intero controvalore della posizione. In questo modo sia i guadagni che le perdite possono superare il deposito iniziale, così quando fate trading fate attenzione ai possibili rischi e utilizzate gli strumenti di gestione del rischio.
Questi sono alcuni dei termini base che puoi incontrare quando fai trading sul forex. Ce ne sono molti altri da imparare, ma già capire questi ti permetterà di essere sulla strada giusta per diventare un trader sul forex più sicuro.
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Un esempio di un grafico sul Forex. EURGBP www.thetradingonline.it |
Un indice azionario è un numero che rappresenta le azioni più importanti di una specifica borsa
Il FTSE, per esempio, rappresenta le 100 aziende più importanti quotate nel London Stock Exchange.
Negli Stati Uniti, abbiamo il Dow Jones, il Nasdaq e lo S&P. In Europa, abbiamo il FTSE MIB, il DAX e il CAC. E infine in Asia e Australia, l’Hang Seng, il Nikkei e l’ASX
Gran parte di questi indici azionari sono calcolati sulla base della capitalizzazione delle aziende che lo compongono. Maggiore il valore dell’azienda, maggiore l’influenza del prezzo delle sue azioni sull’indice azionario di riferimento.
Tuttavia, indici azionari come il Dow Jones e il Nikkei sono calcolati sulla base dei prezzi dei titoli che lo compongono, dove le azioni con i prezzi più alti hanno un peso maggiore
Poichè gli indici azionari sono semplicemente dei numeri, non è possibile acquistarli o venderli direttamente. Bisogna scegliere un prodotto che replica la loro performance. Fondi comuni di investimento, ETF, futures, opzioni e CFD: tutti permettono di operare sul mercato sottostante.
Gli indici ,come detto sono un insieme di tante azioni e quindi il loro valore cambia continuamente. Per tale ragione gli indici sono in linea di massima più volatili delle singole azioni.
Gli indici ,come detto sono un insieme di tante azioni e quindi il loro valore cambia continuamente. Per tale ragione gli indici sono in linea di massima più volatili delle singole azioni.
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Il grafico del CFD dell'indice tedesco in grafico "Germany20" su un time frame di un ora per ogni candela www.thetradingonline.it |
Le materie prime sono alla base dell’economia mondiale: sono le risorse naturali scambiate nel mondo attraverso borse valute dedicate.
Le materie prime si dividono in due tipi: soft e hard commodities.Le soft commodities
sono le materie prime agricole, che comprendono caffè, zucchero o riso. Le Hard Commodities sono metalli ed energie come argento,petrolio e gas naturale
La produzione e il consumo delle materie prime dipendono da diversi fattori, tra le quali domanda e offerta,condizioni atmosferiche,eventi econiomici e politici,il dollaro ,siccome le materie prime in genere sono quotata in dollari americani
- Le materie prime si scambiano su diverse borse valute, specializzate in tali mercati. Per esempio:
- NYMEX, a New York
- LIFFE, a Londra
- SHME a Shanghai
Solitamente, sono scambiate tramite contratti future, ovvero contratti che prevedono lo scambio di un attività a un prezzo concordato e in una data futura. Ciò permette di scambiare i contratti senza dover possedere l’attività sottostante.
Attenzione però: i prezzi delle materie prime possono essere caratterizzati da forte volatilità. E’ importante, pertanto, monitorare la posizione una volta aperta.
Un ETF (Exchange Traded Fund) è una quota di un fondo indice quotato in borsa.
Come i fondi di investimento, gli ETF sono costruiti su asset, come azioni, bond, materie prime o valute.
Per esempio, ci sono tanti ETF costruiti per replicare la performance del FTSE MIB. Significa che hanno un numero di azioni di imprese presenti dell’indice, in proporzioni tali da permettere di replicare l’andamento dell’indice il più fedelmente possibile.
Ci sono ETF che replicano un particolare settore (come quello energetico, quello legato alle materie prime o l’healthcare), oppure che replicano l’andamento di mercati (come oro, petrolio o il dollaro statunitense).
gli Exchange Traded Funds sono quotati in una Borsa. L’ETF è suddiviso in un determinate numero di azioni che si possono comprare o vendere.
Ad esempio, se compri un ETF che replica il settore energetico invece di comprare le azioni delle singole imprese del comparto, stai investendo direttamente sull’indice settoriale attraverso le performance combinate delle varie azioni. Con una singola operazione riesci ad esporti sull’intero settore.
Come le azioni, gli ETF possono essere negoziati durante gli orari di Borsa con prezzi aggiornati in modo continuo durante la seduta.
Gli ETF sono strumenti assolutamente trasparenti, è molto facile trovare su quali attività il fondo ha investito e quali sono le performance.
Gli ETF hanno costi decisamente minori rispetto a quelli che puoi affrontare con gli altri fondi di investimento.
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Il silver ossia l'Argento su time frame H1 www.thetradingonline.it |
Un ETF (Exchange Traded Fund) è una quota di un fondo indice quotato in borsa.
Come i fondi di investimento, gli ETF sono costruiti su asset, come azioni, bond, materie prime o valute.
Per esempio, ci sono tanti ETF costruiti per replicare la performance del FTSE MIB. Significa che hanno un numero di azioni di imprese presenti dell’indice, in proporzioni tali da permettere di replicare l’andamento dell’indice il più fedelmente possibile.
Ci sono ETF che replicano un particolare settore (come quello energetico, quello legato alle materie prime o l’healthcare), oppure che replicano l’andamento di mercati (come oro, petrolio o il dollaro statunitense).
gli Exchange Traded Funds sono quotati in una Borsa. L’ETF è suddiviso in un determinate numero di azioni che si possono comprare o vendere.
Ad esempio, se compri un ETF che replica il settore energetico invece di comprare le azioni delle singole imprese del comparto, stai investendo direttamente sull’indice settoriale attraverso le performance combinate delle varie azioni. Con una singola operazione riesci ad esporti sull’intero settore.
Come le azioni, gli ETF possono essere negoziati durante gli orari di Borsa con prezzi aggiornati in modo continuo durante la seduta.
Gli ETF sono strumenti assolutamente trasparenti, è molto facile trovare su quali attività il fondo ha investito e quali sono le performance.
Gli ETF hanno costi decisamente minori rispetto a quelli che puoi affrontare con gli altri fondi di investimento.
Il bitcoin è stato creato nel 2009. Il suo inventore è noto con lo pseudonimo Satoshi Nakamoto. Non ci sono banche coinvolte, ne' intermediari, ne' commissioni di transazione
I bitcoin non sono legati ad alcun paese e non sono soggetti a particolari restrizioni governative permettendo quindi una maggiore facilità nei pagamenti internazionali.
Sono conservati in un portafoglio digitale - che esiste nel cloud o in un personal computer.
Nonostante non esista un'autorità centrale, è comunque un servizio finanziario legittimo.
Ma da dove arrivano i bitcoin?
I bitcoin sono generati da un processo chiamato “mining”. La scoperta di nuovi bitcoin è, infatti, come trovare l'oro. Tuttavia invece di scavare nelle miniere per trovare i bitcoin; sono dei computer potenti che per risolvere complessi algoritmi generano una serie di numeri unici e quei numeri formano i bitcoin.
Quando il primo algoritmo è stato creato, è stato fissato un limite ai bitcoin ovvero 21 milioni. Ci sono attualmente più di 14 milioni di bitcoin in circolazione, il che significa che ci sono almeno 7 milioni di bitcoin ancora da scoprire.
Il prezzo dei bitcoin ha evidenziato variazioni molto significative. A fine 2013 il valore di 1 bitcoin è salito fino a 1200 dollari prima dell’intervento delle autorità cinesi che tramite delle restrizioni hanno portato il valore del bitcoin sotto i 500 dollari a inizio 2014.
Nel 2016 il bitcoin ha evidenziato comunque un rialzo del valore di circa il 60% dai 400 dollari di gennaio ai 650 di fine anno.
Esistono tante opportunità per fare trading sui bitcoin ma assicurati di fare delle ricerche adeguate vista la forte volatilità dello strumento e la sua scarsa liquidità.
CFD e Futures sono due strumenti finanziari speculativi,in genere in un periodo di breve termine.
Sono prodotiti finanziari derivati ossia contratti in cui il prezzo non è più proprio ma dipende dal valore di un altro strumento che viene denominato "sottostante".
Quindi il prezzo del derivato viene inglobato al valore del sottostante.
I CFD sono un evoluzione dei future nati col trading online.
I CFD sono srtumenti finanziari derivati negoziati sui mercati over the counter.
I CFD sono commerciati da tutti con semplicità e quindi molto adatti ai piccoli e medi trader
Hanno acquisito specie neegli ultimi dieci anni una grande popolarità nei piccoli e medi investitori.
i Futures sono oggetto di trading nei mercati regolamentati e il prezzo indicato è sempre indicato in modo e maniera trasparente,prezzo unico che non può variare da broker a broker ; Il CFD invece ha un prezzo che può variare da broker a broker che nel mercato over the counter diventa market maker e quindi andando a fungere da mercato stesso sul prezzo in questione.
I Future sono strumenti finanziari derivati tramite cui il conraente pone in essere l'impegno di comprare o vendere una determinata quantità di beni finanziari in una precisa data.
Sono commerciati nei mercati regolamentati, a differenza invece dei CFD ed è quindi maggiore il controllo scon un prezzo unico e non a scapito del broker. In linea generale la differenza tra domanda e offerta ossia lo spread dei vari future è mediamente piu basso rispetto ai CFD e come detto il prezzo del future è il prezzo ufficiale del mercato.
Domanda e offerta
Le oscillazioni di prezzo sono influenzate dalla domanda e dall’offerta. Se più investitori vogliono comprare un’azione piuttosto che venderla, la domanda supererà l’offerta e il prezzo salirà. Se l’offerta supererà la domanda, il prezzo scenderà.
In base a cosa si acquistano o si vendono azioni?
Qualsiasi notizia riguardante un’azienda avrà un impatto sui prezzi delle azioni. Notizie positive che prospettano una crescita del fatturato o dei profitti faranno salire il prezzo. Al contrario, notizie negative faranno scendere il prezzo.
Esempi di notizie societarie sono i conti trimestrali, il lancio di nuovi prodotti, un cambio del management, un taglio del personale, una fusione o un’acquisizione.
Sentiment di mercato
Un altro fattore importante è il sentiment del mercato. La percezione complessiva degli investitori sulla performance futura di un’azienda. Gli investitori possono essere influenzati dal sentiment del mercato e da quello che fanno gli altri trader.
Altri fattori
Infine, esistono anche fattori esogeni al di fuori del controllo di un’azienda che possono influenzare il titolo: i cambiamenti delle normative o nell’opinione pubblica, lo stato di salute di un’economia, i tassi d’interesse, il mercato del lavoro, i prezzi immobiliari… o, ancora, fattori come catastrofi naturali, cambiamenti climatici e conflitti.
Ora che sai come si muove il mercato azionario, cosa fare?
E’ importante:
- monitorare i titoli di nostro interesse, senza perdere il quadro generale
- leggere i bilanci aziendali e i comunicati stampa
controllare i competitors - monitorare l’andamento dell’offerta
Restando aggiornati con le ultime notizie e sapendo le correlazioni dei diversi mercati, puoi sfruttare la volatilità.
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